Enogastronomia
LE AZIENDE AGRICOLE ESERCENTI L’AGRITURISMO, SONO STATE ESCLUSE DAI FONDI PER LA PROMOZIONE DELL’ENOGASTRONOMIA.
Per Agriturist è molto grave e bisogna riparare a questa svista.
““Gli agriturismi sono stati tagliati fuori dai 76 milioni, stanziati dal MASAF, per valorizzare il patrimonio eno- gastronomico italiano. È grave che, per una questione di codici Ateco, proprio le nostre aziende, che promuovono tradizione e cibi di qualità attraverso la ristorazione e i percorsi enogastronomici, continuino a rimanere inspie- gabilmente escluse”.
Lo ha affermato Augusto Congionti, Presidente nazionale di Agriturist.
L’Associazione, che riunisce le aziende agricole esercenti l’agriturismo, ha ribadito la necessità di un intervento a modifica di questa anomalia, pur prontamente segnalata dall’Associazione stessa e dalla Confagricoltura: “È forte la nostra delusione per non aver corretto, finora, questa svista dimenticando le nostre realtà – ha detto Congionti – che servono, per propria scelta e in base alle leggi regiona-” “li, prodotti dell’azienda agricola e del proprio territorio”.
Agriturist ricorda che la Legge sull’enogastronomia (n.34 del 30 dicembre 2021- n.d.r.) è nata per sostenere le eccel- lenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.
Le aziende agricole esercenti l’agriturismo, sono stretta- mente connesse all’enogastronomia, al proprio territorio e alle sue produzioni tipiche, tradizionali, biologiche e DOP, IGP, e sono riferimento dell’enogastronomia italiana e del turismo collegato, oltre che salvaguardia e tutela del territorio.
“Chiediamo nuovamente che venga risolta questa grave dimenticanza, INSERENDO il CODICE ATECO 56.10.12, per estendere anche alle aziende agrituristiche la possi- bilità di usufruire dei fondi per valorizzare il patrimonio agroalimentare nazionale”, ha concluso il Presidente di
Agriturist.”